Lenti a contatto

Lenti a contatto multifocali: perché sceglierle

La comodità delle lenti a contatto estesa a tutti. Che tu sia miope, astigmatico o ipermetrope non sarai costretto a passare agli occhiali anche quando, a causa dell’età, diventerai anche presbite. Potrai passare alle lenti a contatto multifocali per risolvere tutti i tuoi difetti visivi.

Come è fatta la lente multifocale

La lente a contatto multifocale è caratterizzata dall’avere zone diverse di correzione per una visione sempre perfetta: da vicino, da lontano e per distanze intermedie. Queste zone sono concepite secondo due diversi design:

  • cerchi concentrici con le diverse correzioni (le più diffuse);
  • concezione ibrida, con tutti i tipi di correzione poste vicino al centro dell’0cchio.

Le lenti a contatto multifocali possono essere sia in materiali morbidi sia in materiali rigidi gas permeabili (RGP).

Vantaggi e svantaggi delle lenti multifocali

Le lenti multifocali presentano numerosi vantaggi. In primis il vantaggio di vedere sempre bene a qualsiasi distanza si guardi. Inoltre, con questo tipo di lenti non si percepisce il passaggio, se non in modo molto lieve, da una zona di correzione all’altra. Infine, in questo modo non si avrà bisogno di avere occhiali da vicino per combattere la presbiopia da abbinare alle normali lenti a contatto.

Adattarsi a questo tipo di lenti a contatto, al pari di quanto succede con gli occhiali multifocali, richiede tempo e nella fase di adattamento la visione è offuscata o sfocata. Inoltre, di notte hanno un effetto abbagliamento. Svantaggi anche dal punto di vista economico: a causa della maggiore complessità delle zone correttive che presentano, il loro costo è più alto rispetto alle normali lenti a contatto. Ma tale aspetto può essere ammortizzato con la scelta di lenti quindicinali o mensili.

Gli ottici de La Filottica, che si trova a Roma in piazza Di Pasquino 74, ti illustreranno tutte le caratteristiche delle lenti a contatto multifocali e ti aiuteranno a scegliere il tipo che maggiormente si adatta alle tue esigenze. Da noi trovi solo le migliori marche. Per ulteriori informazioni chiama lo 06.68806948 o visita il nostro sito internet www.lafilottica.com

Lenti

Applicazione lenti a contatto: guida utile

Benvenute lenti a contatto. Se hai un problema di vista e hai provato la differenza tra gli occhiali e le lenti a contatto, sai quanto siano comode le seconde e come con esse la vista sia nettamente migliore. Affinché si ottenga soltanto il meglio da questo strumento di correzione della vista, è importante rispettare alcune norme base per la loro applicazione.

Come mettere le lenti a contatto

1. Lava le mani

Prima di toccare la lente a contatto, sia essa giornaliera o settimanale-mensile, lava accuratamente le mani, scegliendo preferibilmente un sapone neutro. Una volta sciacquate in modo accurato, così da non avere residui di sapone, asciugale bene con un asciugamano in carta o in tessuto che non lasci residui.

2. Controlla il verso della lente

Prima di inserire la lente nell’occhio controlla il suo verso. Posizionala sul polpastrello dell’indice e guardala di profilo: deve essere incurvata verso l’alto.

3. Applica la lente sull’iride

Per semplificare l’applicazione della lente utilizza entrambe le mani. Per l’occhio destro abbassa la palpebra inferiore con il dito medio della mano destra, mentre con l’indice spingi le sopracciglia verso l’alto. Posiziona la lente sul polpastrello dell’indice della mano sinistra per inserirla.

4. Inserisci e centra la lente

A questo punto evita di sbattere gli occhi per qualche secondo e, guardando in avanti, avvicina il dito con la lente a contatto all’occhio, fino a quando questa non aderisce alla cornea. Togli il dito, aspetta qualche secondo e poi guarda in tutte le direzioni per posizionare correttamente la lente. Ora puoi chiudere l’occhio.

Fai le operazioni al punto 3 e 4 anche per l’altro occhio, ovviamente invertendo l’uso delle mani.

Come togliere le lenti a contatto

1. Lava le mani

Anche per la rimozione la prima operazione da compiere è la pulizia delle mani con un sapone neutro e la loro asciugatura.

2. Porta le lenti in basso e rimuovile

Per semplificare l’operazione di rimozione, con il dito indice della mano secondaria abbassa la palpebra inferiore dell’occhio. A questo punto con il dito indice della mano principale (quella che usi per scrivere), tocca la parte inferiore della lente e falla scorrere verso il basso. Poi con l’indice e il pollice della stessa mano pizzica la lente e rimuovila.

3. Pulisci (o butta) le lenti

Se la lente è monouso gettala nell’immondizia. Se è riutilizzabile posizionala sul palmo di una mano, versa su di essa un po’ di soluzione unica e poi puliscila sfregandola delicatamente con il polpastrello dell’indice dell’altra mano. A questo punto mettila nell’apposito portalenti, dove avrai versato un po’ di soluzione unica (deve essere cambiata ogni volta).

Precauzioni per l’uso

1. Limita l’utilizzo delle lenti

Massimo otto ore al giorno. Questa la raccomandazione classica su quanto portare le lenti a contatto per non compromettere la salute dell’occhio. Grazie allo sviluppo dei materiali con i quali esse vengono realizzate, oggi è possibile portare le lenti a contatto molto più a lungo: sino a 10-12 ore per le lenti in idrogel, sino a 14-16 ore per le lenti in silicone idrogel. Praticamente una giornata intera! La cosa importante, invece, è lasciare respirare l’occhio durante il sonno. Se nel corso della giornata senti che le lenti iniziano a darti fastidio, allora è il caso di toglierle immediatamente.

2. Umidifica l’occhio

Quando si passano molte ore davanti allo schermo del computer, di uno smartphone o di un tablet l’occhio tende a seccarsi in quanto diminuisce la frequenza con la quale si sbattono le palpebre, che hanno la funzione di mantenere lubrificato l’occhio. In questi casi è importante utilizzare le lacrime artificiali per mantenere umido l’occhio ed evitare che la lente a contatto possa creare delle microlesioni.

3. Lenti e trucco

Coniugare lenti a contatto e trucco è possibile. Il segreto è semplicissimo: come prima operazione metti le lenti e poi procedi con il maquillage, così da non farle sporcare. Se utilizzi le lenti riutilizzabili, prima di toglierle struccati utilizzando un prodotto ipoallergenico, così da non far irritare gli occhi.

4. Controlli periodici

Inoltre è molto importante effettuare controlli periodici contattologici, al fine di prevenire qualsiasi complicanza indotta dalle lenti a contatto ed eventualmente suggerire modifiche volte alla miglior riuscita dell’applicazione.

Per ulteriori consigli sull’uso delle lenti a contatto rivolgiti a La Filottica. Ci trovi a Roma, in piazza Di Pasquino 74. Per informazioni sulla nostra attività consulta il nostro sito www.lafilottica.com

Optometrista

Visita optometrica: differenza tra ottico e optometrista

“Vado dall’ottico a farmi misurare la vista”. Quante volte abbiamo sentito una frase simile? Sicuramente tante. “Ti conviene andare dall’oculista”. Un consiglio molto gettonato anche questo. Ma chi è che misura la vista?

Oculista, ottico e optometrista: tre diverse figure per i tuoi occhi

Quando andare dall’ottico e quando andare dall’oculista? Inoltre, come se non bastasse, al fianco di questi due professionisti se ne aggiunge un terzo: l’optometrista. Conoscere le differenze e le specificità è importante per garantire ai propri occhi le migliori condizioni possibili.

Ottico

L’ottico è un tecnico che aiuta il cliente a trovare le montature degli occhiali più giuste per il suo viso. L’obiettivo primario, in questo caso, è garantire che l’occhiale appoggi stabilmente sul viso e che non subisca spostamenti, che andrebbero a compromettere la qualità della visione. Altro compito dell’ottico è la lavorazione delle lenti. Oltre agli occhiali può vendere anche lenti a contatto. Per la loro vendita deve rispettare le prescrizioni dell’oculista o dell’optometrista.

L’ottico non può diagnosticare malattie e prescrivere farmaci o colliri. 

Optometrista

L’optometrista è un ottico specializzato nella misurazione del visus e nella valutazione dello stato refrattivo dell’occhio. Valuta quindi il benessere visivo della persona e può stabilire il sistema migliore per un eventuale intervento correttivo della vista: occhiali, lenti a contatto, ausili per ipovedenti, procedure di educazione visiva. Se nel corso della visita l’optometrista riscontra la presenza di patologie non può intervenire in prima persona, ma deve inviare il paziente all’oculista.

Oculista

L’oculista è un medico che ha conseguito la specializzazione successiva alla laurea in medicina. È l’unica figura professionale che può diagnosticare eventuali patologie dell’occhio, prescrivere farmaci e procedere a interventi chirurgici. Nel corso della visita, oltre alla salute dell’occhio, controlla anche la qualità della visione del paziente.

Cosa viene controllato durante la visita optometrica

Che sia eseguita dall’optometrista o dall’oculista, la visita optometrica controlla l’acuità visiva del paziente (raggiunge i 10/10?) e se presenta disturbi visivi quali miopia (difetto visivo che è caratterizzato dalla difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti lontani), ipermetropia (difetto visivo che consiste nella visione sfocata degli oggetti vicini e nella visione nitida degli oggetti lontani), astigmatismo (peggioramento della vista dovuto a un’alterazione della curvatura della cornea) o presbiopia (difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti più vicini e più lontani dovuta al progressivo indurimento della parte centrale del cristallino con il crescere dell’età).

Devi controllare la tua vista? Vieni da La Filottica. Siamo a Roma in piazza Di Pasquino 74. Puoi prenotare il tuo appuntamento con il dott. Maurizio chiamando il numero 06.68806948 o compilando l’apposito form su www.lafilottica.com

Valutazione dell'occhio

Optometria: cosa si intende per valutazione dello stato dell’occhio

Prendersi cura dei propri occhi è importante, sin dalla più tenera età. Per valutare lo stato dell’occhio non serve necessariamente andare dall’oculista, ma può bastare anche l’optometrista.

Oculista e optometrista: le differenze

L’oculista è il medico specialista che si occupa della salute dell’occhio. Egli si occupa della diagnosi e della risoluzione, attraverso cure farmacologiche o interventi chirurgici, di disturbi e patologie dell’occhio.

L’optometrista, invece, è il professionista che si occupa del benessere visivo (acuità visiva e rifrazione ottica), e individua, anche considerando le abitudini del cliente, gli ausili ottici più indicati nello specifico caso.

La visita optometrica: in cosa consiste

La visita optometrica prende in esame la capacità visiva dell’occhio, determinando la sua acutezza visiva (quanto vede bene l’occhio) e lo stato refrattivo dell’occhio (come l’immagine ottica si forma sulla retina, dopo aver attraversato le zone trasparenti dell’occhio, come cornea e cristallino).

La visita optometrica è composta da due parti. Nel corso della prima il professionista raccoglie informazioni sulle abitudini del paziente: tra queste ci sono tempo all’aria aperta; utilizzo di pc, tablet, smartphone; percezione della propria visione, capacità di guida notturna.

Seguono poi una serie di esami come la misurazione dell’acutezza visiva in decimi sia da lontano che da vicino, la lettura oggettiva del riflesso retinico, l’esame soggettivo attraverso l’occhialino di prova.

Al termine della visita l’optometrista prescrive eventuali lenti correttive adeguate alla necessità della persona.

Quando eseguire la prima visita optometrica

È importante controllare la vista già quanto si è piccolissimi: in questo modo, infatti, si può andare a correggere immediatamente un eventuale problema ed evitare che questo possa peggiorare e causare complicazioni più importanti (strabismo, occhio pigro). Si può eseguire la prima vista già a sei mesi e comunque non si dovrebbe mai andare oltre i tre anni.

Altro momento in cui si dovrebbe eseguire un nuovo controllo è prima dell’ingresso alla scuola primaria, quando gli occhi saranno sottoposti a uno sforzo intenso e continuativo. È proprio al primo anno di scuola che molti bambini scoprono di essere miopi non riuscendo a vedere bene la lavagna.

La visita dovrebbe essere eseguita con una frequenza regolare: se non vi sono problemi ogni tre anni, altrimenti ogni anno. Da non sottovalutare eventuali segnali di stress visivo, come l’arrossamento dell’occhio o la tendenza a strizzare gli occhi.

Per la tua visita optometrica rivolgiti a La Filottica, che si trova a Roma in piazza Di Pasquino 74. Puoi prenotare il tuo appuntamento con il dott. Maurizio chiamando il numero 06.68806948 o compilando l’apposito form su www.lafilottica.com